Casa della Provvidenza della Congregazione delle Suore della Sacra Famiglia di Nazareth

Tra i ricordi di allora, anche se  primi anni di vita di solito non si ricordano troppo, ho vivido quello dell’asilo di Nazareth di Wadowice e le sorelle di Nazareth (...). Quando ci videro, alcuni ragazzi, che vagavano per le strade nel centro della città, iniziarono a invitarci ad andare all'orfanotrofio, come si diceva allora. Così, durante le vacanze, andai nell’ospizio di Nazareth.

Giovanni Paolo II

Le suore di Nazareth arrivarono a Wadowice nel 1896 e poco dopo essersi stabilite aprirono un asilo nido per bambini. Impartivano lezioni extra-curriculari di musica e francese per le studentesse della scuola femminile locale. Le suore si occupavano dei bambini che andavano all'asilo diurno, del collegio per ragazze del ginnasio; crearono anche corsi professionali per le ragazze indigenti della zona. Grazie alle competenze acquisite, le alunne avrebbero potuto guadagnarsi da vivere nel futuro.

L'inizio dell'esistenza dell'asilo nido per i bambini è contemporaneo al primo periodo dell'esistenza della Casa della Divina Provvidenza. Un mese dopo il loro arrivo le sorelle assistevano già un gruppo di oltre 50 bambini. Lo sviluppo del loro operato inizialmente era limitato dalle modeste condizioni abitative dall'appartamento affittato in via Wiedeńska (oggi via Mickiewicza). Verso la metà del 1896, dopo aver acquistato una proprietà in via Lwowska, le suore ebbero a disposizione uno spazio più grande per l’assistenza dei piccoli in arrivo. A metà degli anni '20, un benefattore che conosceva le Suore di Nazareth arrivò a Wadowice dagli Stati Uniti e acquistò per le suore la piazza adiacente alla proprietà  precedentemente acquisita. Alcuni anni dopo, le sorelle riuscirono a trasferire lì l'asilo nido. Fin dall'inizio della sua esistenza la casa fu destinata ai bambini più poveri, molti dei quali la frequentavano in modo completamente gratuito. Nel periodo tra le due guerre, durante la crisi economica, la situazione di molte famiglie di molte famiglie nel circondario era difficile.

Nonostante il fatto che tra i fratelli Wojtyła, Edmund e Karol ci fosse una grande differenza d'età, i ragazzi avevano stretti rapporti tra loro. Prima che Edmund andasse a Cracovia per studiare medicina, spesso si occupava del fratello minore. Insieme trascorrevano il tempo facendo escursioni o andando alle partite di calcio. A volte quando Edmund giocava il piccolo Karol veniva messo sui berretti dei compagni del liceo a fungere da palo della porta. Poco dopo anche Lolek iniziò a giocare a calcio, diventando un bravo portiere.

Quando Edmund andò all’università il piccolo Karol rimase con i suoi genitori. Il padre che si prendeva cura della moglie malata, non poteva occuparsi completamente del figlio minore,  quindi il ragazzo passò sotto la cura delle suore di Nazareth. Insieme ai suoi amici stava girovagando per le strade della città quando venne invitato dalle suore nella loro scuola materna, dove partecipò alle attività e ai giochi organizzati per i più piccoli. A quel tempo educatrice dei bambini era sorella Filotea Kosarz. Come metropolita di Cracovia, l'arcivescovo Karol Wojtyła visitò la casa della Divina Provvidenza a Wadowice dove incontrò le suore di Nazareth compresa la sorella che era stata sua tutrice nell’asilo. Chiese allora se c'era tra di loro la sorella che si era preso cura di lui. Si ricordava di quando gli dava gli scappellotti e lo metteva nell'angolo. La vecchia suora Filotea gli si avvicinò e contrita si scusò con il cardinale. Wojtyła rise di cuore e rispose che non c'era nulla di cui scusarsi, anzi voleva persino ringraziare la sorella per le sculacciate prese. Perché da quel momento aveva avuto una vita molto più tranquilla.